Comunicato stampa:

L’assemblea tenutasi nella sala patriziale di Lodrino ha visto una folta partecipazione di soci (oltre 70), diverse autorità patriziali e comunali, ideputati al Gran Consiglio Soldati, Ortelli, Schnellmann, Minotti e Genini nonchéil consigliere nazionale Piero Marchesi.

Il Rapporto presidenziale ha evidenziato comerispetto agli anni precedenti, nell’anno 2022 vi sia stato un aumento enorme di predazioni, sia per numero di animali uccisi (oltre 240), sia per tipo di animali (non solo ovicaprini ma anche bovinie asini) e pure di allevatori colpiti (quasi 50). 

Sempre dal medesimo rapporto l’assemblea ha preso atto del fortesostegno e della solidarietà riscontrati da parte di numerosi enti locali (comuni, patriziati, associazioni agricole ed enti vari) che si sono adoperati in varie occasioni per sollecitare il Governo a interventi maggiormente incisivi.

Queste numerose lettere si sono aggiunte a quelle inviate dalla nostra Associazionee dall’Unione contadini ticinesi,che purtroppohanno ottenuto scarsa attenzione o risposte evasive da parte dell’Esecutivo cantonale e dagli Uffici interessati. Gli incontri con le autorità e i funzionari non hanno sortito effetti concreti.

Per contro, il Gran Consiglio si è dimostrato sensibile ed attento con diversiatti parlamentari, in particolare con l’approvazione a larga maggioranza della mozione Genini.È stata proprio la costatazione dell’atteggiamento ostinatamente inerziale del Governo e dell’evidente scollamento fra Esecutivo e Legislativo (nonché la società civile) a sconcertare maggiormente la sala.

Gli interventi da parte dei partecipanti sono stati numerosi, accorati e pertinenti. Il Comitato ha preso buona nota dei numerosi suggerimenti ed è rimasto sorpreso positivamente da questa rinnovata vivacità.

Non è mancata qualche evocazione della possibilità/necessità di passare alla difesa fai-da-te. Simili richiami al superamento della legalità indicano inequivocabilmente come vi sia la netta percezione che lo Stato non agisca in maniera sufficiente per difendere gli interessi e la sicurezza dei cittadini.

L’assemblea ha inoltre preso atto della situazione in Svizzera,con l’approvazione da parte del Consiglio degli Stati della modifica della Legge sulla caccia e nei paesi confinanti. Infine ha proceduto alla ratifica delle modifiche di statuto derivanti dal cambiamento di denominazione e dei cambiamenti in seno al Comitato.